Al via i maxi-risarcimenti per i dipendenti pubblici precari

Tutti i dipendenti pubblici assunti con contratto a tempo determinato o altre forme convenzionali comunque riconducibili a contratti di lavoro subordinato, i quali hanno prestato o continuano a prestare la propria attività lavorativa per più di 36 mesi (anche non continuativi) a favore della P.A., subiscono un danno da illegittima precarizzazione, fonte di risarcimento.

Infatti, l’abuso del contratto a termine – anche nel settore pubblico – in ossequio alle statuizioni della normativa nazionale, oltre che comunitaria, da luogo al risarcimento del danno a favore del lavoratore.

Tale risarcimento previsto dalla normativa vigente può raggiungere una misura pari al totale della retribuzione percepita negli ultimi 12 mesi (calcolato, dunque, sull’ultima retribuzione globale di fatto).

Anche la Giurisprudenza intervenuta sul punto, sia di merito che di legittimità (con pronunce anche a Sezioni Unite, sent. 15 marzo 2016 n. 5072).

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