La frenesia della vita quotidiana ci pone, con cadenza crescente, davanti a scelte di natura organizzativa afferenti la gestione delle problematiche familiari.
In relazione all’amministrazione di questioni riguardanti la salute, la scelta di gran lunga migliore – ove possibile, tenuto in debito conto lo stato dell’assistito – è data, con cadenza sempre più frequente, dall’assunzione di una badante, una figura in grado di prestare assistenza continuativa ed, in taluni casi, qualificata al soggetto richiedente.
Tale soluzione, applicata in molteplici famiglie al fine di permettere all’assistito di mantenere un livello di vita dignitoso ed autonomo, rimanendo all’interno della propria abitazione, con le proprie abitudini, i propri ricordi ed i propri cari, necessita, tuttavia, per essere adottata nel migliore dei modi e permettere al nucleo familiare un sereno svolgimento della propria vita, la conoscenza e, contestualmente, l’applicazione di alcune norme fondamentali. Ma non molti conoscono le agevolazioni economiche previste per queste situazioni.
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Scegli il corretto inquadramento per evitare problemi
Preliminarmente occorre regolarizzare il rapporto di collaborazione con la badante mediante contratto di lavoro, così come previsto dal CCNL di categoria.
La figura può essere inquadrata all’interno della dinamica domestica a seconda del fatto che la stessa sia convivente o meno con l’assistito. Occorre, altresì, identificare nel contratto le mansioni che l’assistente domestico andrà a svolgere, seguendo le tabelle previste dal CCNL di riferimento, a cui corrispondono – logicamente – diversi trattamenti normativi, giuridici ed economici.
E’ molto importante fare attenzione a questo aspetto, per evitare vertenze sulle differenze retributive.
Si consiglia, inoltre, per una maggiore sicurezza, di corrispondere ai vostri Collaboratori la retribuzione tramite mezzi tracciabili, per scongiurare vertenze sindacali.
Tale regolamentazione non solamente è obbligatoria, ma appare, altresì, come conveniente per la famiglia che necessita dell’assistenza di tali figure professionali in virtù di una serie di ragioni.
In primis, la regolare contrattualizzazione fa sì che non si incorra nelle pesantissime sanzioni di natura penale e civile previste per il mancato inquadramento; secondariamente permette di godere di benefici fiscali (detrazioni e deduzioni), nonché – cosa ben più importante – è requisito previsto per accedere ai fondi che ogni Regione stanzia annualmente al fine di minimizzare le spese sostenute dalle persone disabili e dalle loro famiglie per l’assistenza domestica necessaria.
Quali agevolazioni esistono nella mia Regione?
Gli importi erogati sono variabili ma, in ogni caso, si aggirano all’incirca tra i 700 e gli 800 Euro minimi mensili per assistito, ove in possesso dei requisiti richiesti dal bando.
Le somme sono erogate al fine di ammortizzare l’impegno economico di cui si fanno purtroppo spesso carico i familiari delle persone non autosufficienti e possono essere utilizzate sia per la retribuzione di una badante in regola, sia per alleviare i sacrifici dei familiari che assistono il loro congiunto (cargiver).
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