Di Nomos Law Firm
Da tempo alcuni di voi ci hanno chiesto informazioni su quando è possibile usufruire di un avvocato per il diritto del lavoro oggi in Italia nel 2023
Abbiamo quindi creato una guida completa che risponde a tutte le domande sull’argomento :
- Quando puoi/o è meglio usufruire di un avvocato del diritto per il lavoro?
- Di che cosa si occupa un avvocato del diritto per il lavoro e quali sono solitamente i costi?
- Chi difende l’avvocato del diritto per il lavoro?
- Come scegliere un avvocato di diritto per il lavoro?
Cominciamo subito con la prima domanda!
Indice dei contenuti
Quando rivolgersi ad un avvocato del lavoro?
Le casistiche sono innumerevoli, ma in sostanza le più frequenti sono le seguenti:
– lavoro irregolare (lavoro in nero);
– licenziamento illegittimo (avvenuto ad esempio durante malattia, maternità e puerperio);
– dimissioni in bianco (in genere richieste alle donne per evitare la loro possibile maternità o, per non avere problemi nel licenziarle una volta in gravidanza);
– differenze retributive (differenze di retribuzione quindi da quanto prevedono i contratti collettivi e il contratto di lavoro con quanto effettivamente percepito);
– demansionamento (es. impiegato che viene utilizzato come operaio con la conseguenza di percepire uno stipendio minore);
– mobbing (sistematica persecuzione esercitata sul posto di lavoro da colleghi, superiori o datore di lavoro nei confronti di un individuo, consistente per lo più in piccoli atti quotidiani di emarginazione sociale, violenza psicologica o sabotaggio professionale, ma che può spingersi fino all’aggressione fisica);
– falsa partita Iva (in sostanza si è in realtà un lavoratore dipendente, ma si risulta partita Iva).
Quanto costa una consulenza con un avvocato del lavoro?
In generale la prima consulenza è sempre gratuita. I costi successivi poi dipendono dagli accordi con l’Avvocato.
Cosa fa l’avvocato del lavoro e di cosa si occupa?
L’Avvocato del lavoro è un avvocato che si occupa principalmente di cause di lavoro. Nel corso della sua esperienza ha maturato collaborazioni con altri professionisti che insieme a lui predispongono la difesa migliore. Si parla in genere di collaborazioni con consulenti del lavoro per i conteggi inerenti le buste paga.
La sinergia fra l’Avvocato, il consulente e non da ultimo il cliente agevola la risoluzione dei problemi relativi al lavoro, migliorando di gran lunga la vita lavorativa e personale dell’Assistito.
Chi paga l’avvocato in una causa di lavoro?
In generale si può dire che il compenso dovuto all’Avvocato può essere ricompreso in quelle che vengono definite “spese di lite”. Le spese di lite sono a carico della parte soccombente nel giudizio e quindi a colui che perde nel giudizio.
L’Assistito e l’Avvocato che lo patrocina possono stabilire che il cliente anticipi il compenso e che, una volta vinta la causa, rientri delle somme anticipate con la liquidazione che il giudice fa delle spese di lite.
Vi è anche la possibilità di ricorrere, se se ne hanno i requisiti, al gratuito patrocinio. Per poter fare istanza servono una serie di documentazioni e autodichiarazioni che attestino un reddito lordo inferiore o uguale a € 11.746,68. In questo caso sarà lo Stato a farsi carico di corrispondere i compensi all’Avvocato della parte ammessa al gratuito patrocinio.
Quanto costa una causa davanti al giudice del lavoro?
Avendo già premesso che i compensi dell’Avvocato sono il frutto di una pattuizione fra lui e il cliente rimane da valutare quali siano i costi della procedura.
I costi della procedura intesi come contribuito unificato (tassa per dare inizio a un processo) dipendono dal valore della causa e quindi da quanto il lavoratore ritiene sia ancora dovuto.
L’Avvocato valutato il valore della causa informerà il cliente il quale provvederà al pagamento.
A ciò si aggiungono le notifiche degli atti che in casi specifici posso essere inoltrate tramite posta elettronica certificata e perciò gratuite. Differentemente qualora occorra notificare con ufficiale giudiziario allora si pagheranno le spese di notifica, comunque non ingenti.
Chi difende i datori di lavoro?
I datori di lavoro vengono difesi da altri Avvocati a cui hanno dato mandato.
Come scegliere l’avvocato del lavoro?
La domanda è priva di una risposta univoca. A nostro parere il rapporto fra Assistito e Avvocato deve essere basato sulla fiducia. Altri requisiti indispensabili lato Assistito sono l’empatia, la predisposizione al dialogo.
Lato controparte invece i requisiti dell’Avvocato possono essere rinvenuti nella capacità di mediare fra le due parti e la capacità di negoziazione per quanto riguarda la fase stragiudiziale. Per la fase giudiziale invece l’Avvocato del lavoro deve essere attento, perspicace e deciso così da tutelare al meglio il suo Assistito.
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