Calcolo assegno di mantenimento – Tutto quello che devi sapere per non avere problemi

Di Nomos Law Firm

L’assegno di mantenimento è una somma di denaro che, in caso di separazione e divorzio, viene destinata al mantenimento dei figli e talvolta, seppure di rado, al mantenimento dell’ex partner. 

Cosa è l’Assegno di mantenimento del coniuge?

Come premesso tale somma di denaro ha il fine di contribuire al mantenimento del coniuge. 

Nel tempo il diritto all’assegno di mantenimento è mutato così come sono mutati i tempi. In periodi meno recenti le destinatarie dell’assegno erano le donne che si trovavano ad affrontare una separazione, spesso contro la loro volontà. L’identikit di questa tipologia di donne era spesso quello di una casalinga il cui livello di istruzione era bassissimo e che aveva dedicato la sua intera esistenza alla famiglia curandone ogni aspetto. Si trattava dunque di una donna che si era presa cura dei figli e del marito in ogni accezione possibile rinunciando a intraprendere una propria carriera o comunque rinunciando a crearsi degli spazi individuali. 

Diversamente in epoca recente le donne hanno acquisito maggiore libertà e consapevolezza e pertanto sono generalmente economicamente autonome. 

Cio’ nonostante oggi come allora la donna sconta l’incapacità del Legislatore nel coniugare la maternità con il diritto al lavoro. In effetti, il momento di maggiore fragilità economica e lavorativa per una donna rimane quello in cui decide di diventare madre. Spesso purtroppo tale legittimo desiderio comporta la perdita del lavoro e un’enorme difficoltà a reinserirsi pur quando la prole è divenuta più grande. 

A questo si aggiunga che oggi la precarietà lavorativa può comportare anche scelte familiari differenti. Non di rado, seppur con meno frequenza, gli uomini decidono di essere inoccupati per svolgere quelle incombenze di cui prima si riteneva dovessero occuparsi solo le donne. 

Segno del cambiamento dei tempi a cui pure la legge e la giurisprudenza si adeguano. 

E così oggi l’assegno di mantenimento per il coniuge viene concesso solo ed esclusivamente nel caso in cui il coniuge abbia perso capacità lavorativa. 

Pertanto difficilmente sarà concesso a coloro i quali abbiano deciso di astenersi dal lavoro. In questo caso può accadere che, in costanza di capacita lavorativa e quindi di possibilità di trovare un’occupazione, il Giudice possa stabilire un piccolo aiuto economico temporaneo per consentire al coniuge “debole” di poter riprendere la propria vita lavorativa. 

Come si calcola l’assegno di mantenimento dei figli?

L’assegno di mantenimento dei figli è invece obbligatorio. In genere lo versa il genitore presso cui i figli non sono stabilmente collocati. Si tratta di una cifra variabile a seconda dell’età, del tenore di vita goduto in costanza di matrimonio e del reddito del genitore che deve versarlo. 

Mai, in nessun caso, tale assegno può essere non versato. Nessun Giudice ammetterebbe la possibilità che i minori restino senza sostentamento e che un genitore non adempia al suo obbligo di mantenimento. 

Ogni Tribunale ha in genere delle tabelle che stabiliscono in linea di massima l’importo da corrispondere che si deve ritenere congruo per il mantenimento dei figli. 

Generalmente si concede un assegno di Euro 250/300 per ogni figlio a cui dovrà essere aggiunta la corresponsione della metà delle spese straordinarie. 

Cosa rischia un padre che non paga l’assegno di mantenimento?

Sul punto occorre essere chiari. In nessun caso ci si può esimere dal corrispondere l’assegno di mantenimento per i figli. L’inadempimento configura un reato oltre che un illecito civile. 

Nessuna giustificazione può essere addotta per esimersi dal pagamento. In molti credono che lo stato di disoccupazione possa essere una motivazione valida per non corrispondere l’assegno. Non lo è!

Quando si può smettere di pagare l’assegno di mantenimento per i figli?

Si può smetter di versare l’assegno quando i figli sono economicamente autosufficienti. Con tale locuzione si intende che i figli debbono essere in grado di sostenere ogni loro necessità in ordine all’abitazione, al cibo e alle necessità tipiche di ogni persona. 

Quanto costa al mese mantenere un figlio?

La risposta a tale quesito dipende da molteplici fattori. Indicativamente, in caso di assenza di patologie particolari, si spende introno alle Euro 600,00 comprensive di spese straordinarie. 

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