
Domande frequenti in materia di separazioni, divorzi e affidamento minori
La separazione è un procedimento che consente e autorizza i coniugi a vivere separatamente. Il matrimonio dunque è ancora in essere, ma i doveri da questo derivanti si affievoliscono.
La separazione di fatto – quella in cui i coniugi non vengono autorizzati dal giudice – non esiste.
Il divorzio, invece, è la fase successiva ed eventuale della separazione. Con il divorzio i coniugi non sono più moglie e marito. Cessano tutte i doveri connessi al matrimonio, salvo gli obblighi alimentari (cd. mantenimento) che il giudice riterrà opportuni.
Per separarsi basta che entrambi o anche uno solo dei due coniugi abbia perso l’affectio maritalis cioè ritenga non più esistente quel legame affettivo che è alla base del matrimonio.
Quindi non occorrono motivazioni oggettive (tradimento etc.), ma semplicemente che i due coniugi ritengano di non poter più continuare il loro progetto di coppia.
Dipende dal rapporto esistente fra i coniugi. Se i coniugi sono in accordo su tutti i punti riguardanti la fine della relazione (casa, figli minori etc.) allora si potrà procedere a una separazione consensuale.
Differentemente se non vi fosse accordo sulle questioni sopra richiamate o, ancora, su altre che i coniugi ritengano di vitale importanza, allora si dovrà procedere con una separazione giudiziale.
Infine, qualora l’accordo fra i coniugi non sia stato ancora raggiunto, ma sia raggiungibile si può procedere alla negoziazione assistita da due avvocati.
La separazione consensuale è certamente preferibile rispetto a quella giudiziale, perché si basa sull’accordo fra i coniugi, anziché essere decisa dal Tribunale, oltre a essere più rapida e meno costosa. In questo tipo di separazione c’è la possibilità che entrambi i coniugi siano assistiti da un solo avvocato, che ha l’obbligo di tutelare entrambi e soprattutto gli eventuali figli.
I tempi medi per ottenere una separazione consensuale si aggirano intorno a 3/6 mesi variabili da Tribunale a Tribunale.
I costi applicati dal nostro Studio per una separazione consensuale partono da €600,00 escluse le spese vive (marche da bollo, contributo unificato, lettere raccomandate).
Inoltre per questa tipologia di procedimento è possibile richiedere che venga attivata dallo Studio la procedura di richiesta per il gratuito patrocinio solo se le parti o una di esse abbia un reddito annuo imponibile, risultante dall’ultima dichiarazione, non superiore a € 11.746,00.
I documenti per avviare la pratica di separazione consensuale sono i seguenti:
a) certificato di residenza e stato di famiglia di entrambi i coniugi;
b) estratto per riassunto dell’atto di matrimonio;
c) dichiarazioni dei redditi di entrambi i coniugi degli ultimi 2-3 anni, oppure buste paga degli ultimi 4-6 mesi.
A seconda del caso specifico, o a seconda dell’orientamento dei vari Tribunali, possono servire anche altri documenti.
Si procederà a una separazione giudiziale e quindi una delle parti, per mezzo del suo Avvocato, presenterà un ricorso che avvierà un procedimento il cui esito sarà una sentenza di separazione.
I tempi sono più lunghi rispetto alla procedura consensuale.
I costi dipendono dalla complessità del caso: il nostro Studio assicura la massima attenzione alle condizioni economiche dei propri Assistiti poiché crediamo fermamente che la giustizia debba essere garantita a tutti. Pertanto offriamo soluzioni di pagamento, anche rateizzate, che tengono conto delle esigenze e delle condizioni di ciascuno.
Anche in questo caso è possibile richiedere che venga attivata dallo Studio la procedura di richiesta per il gratuito patrocinio solo se le parti o una di esse abbia un reddito annuo imponibile, risultante dall’ultima dichiarazione, non superiore a € 11.746,00.
Dipende dalla presenza di accordo sulle condizioni di divorzio.
Se vi è accordo sulle condizioni (diritto di visita per i figli minori, questioni patrimoniali, eventuale mantenimento etc..) si procede a un divorzio congiunto che può essere richiesto dopo 6 mesi dalla separazione consensuale e dopo 12 mesi dalla separazione giudiziale.
Se non vi è accordo fra i separati allora si dovrà procedere al divorzio giudiziale i cui tempi, come per la separazione giudiziale, sono più lunghi dovendosi instaurare un vero e proprio processo il cui esito sarà la sentenza di divorzio.
I costi applicati per il divorzio congiunto partono da € 600,00 escluse le spese vive (marche da bollo, contributo unificato, lettere raccomandate).
Come per la separazione giudiziale, anche per il divorzio giudiziale, il nostro Studio assicura la massima attenzione alle condizioni economiche dei propri Assistiti poiché crediamo fermamente che la giustizia debba essere garantita a tutti. Contattaci per avere il tuo preventivo personalizzato.
Anche in questo caso è possibile richiedere che venga attivata dallo Studio la procedura di richiesta per il gratuito patrocinio solo se le parti o una di esse abbia un reddito annuo imponibile, risultante dall’ultima dichiarazione, non superiore a € 11.746,00.
In questo caso si dovranno stilare degli accordi in ordine al mantenimento dei figli.
Se i genitori hanno mantenuti buoni rapporti allora lo Studio potrà essere di aiuto nella redazione di un accordo negoziale di mantenimento.
Qualora invece non vi sia possibilità di accordo allora si dovrà procedere alla presentazione di un ricorso presso il Tribunale competente e sarà il Giudice a stabilire quali siano le condizioni che i genitori dovranno seguire nei confronti dei figli.
Anche in questo caso i costi variano a seconda della presenza di un accordo.
Contattaci per avere un preventivo personalizzato.
In ogni caso, per i redditi non superiori ad € 11.746,00, è possibile ricorrere al gratuito patrocinio.